giovedì 15 settembre 2011

Miele OGM II, la vendetta (della realtà)

Nell'ultimo post abbiamo raccontato la storia del miele di Bablok (con tracce - non più di 1,2 milligrammi (sic!) per chilo - di polline da OGM)  e della "incredibile" sentenza della Corte di Giustizia Europea che ne ha giustificato, in qualche modo, la distruzione.

Concludevamo rilevando come questa "decisione", seppur all'apparenza diretta contro Monsanto, nei fatti danneggerà, anzi distruggerà quel poco che ancora rimane della ricerca pubblica europea in questo settore.

- Per inciso, la nostra impresa agro-biotec più blasonata, la Metapontum Agrobios, di proprietà pubblica, sta chiudendo. Tanto per capirci: il pomodoro San Marzano resistente al virus del mosaico l'avevano fatto loro*! Mica Monsanto! -

Certo, uno potrebbe anche farsene una ragione.

Esiste però un altro effetto collaterale, che, per la sua surrealità, sfiora il ridicolo. Roba da non credere.

martedì 13 settembre 2011

Miele OGM? Karl Heinz Bablok e i diritti violati di un polline.

Nell'ultimo post abbiamo provato a riflettere insieme sull'utilità della sentenza "pro-OGM" nella quale la Corte di Giustizia Europea sottolineava come saper leggere e scrivere dovrebbero essere elementi propedeutici alla scrittura di leggi e decreti.

Oggi vorremmo però vederne un'altra, della stessa Corte, nella quale, questa volta noi, sottolineamo che sapere di che cavolo si sta parlando dovrebbe essere propedeutico all'emissione di un qualunque giudizio.

Ma veniamo al succo della questione: se in un vasetto di miele ci finisce del polline proveniente da una pianta GM, che si fa?

In sintesi: prendere dei barbiturici e cercare di chiudere lì la questione. Vediamo perchè.

venerdì 9 settembre 2011

Libertè, Egalitè, Fraternitè. Devono valere anche per gli OGM?

Stando alla sentenza della Corte di Giustizia Europea si direbbe di sì, visto che ha sconfessato la norma con cui la Francia ha impedito (ha tolto la libertà) ai suoi agricoltori di coltivare OGM autorizzati in €uropa, non esistendo rischi legati al loro utilizzo.

Peccato però che si sia limitata ad affermare che:

Ai fini dell’adozione di misure di emergenza (la Clausola di Salvaguardia con cui la Francia ha bloccato l'uso di OGM sul suo territorio), l’art. 34 del regolamento n. 1829/2003 impone agli Stati membri di dimostrare, oltre all’urgenza, l’esistenza di una situazione in grado di comportare un rischio che ponga a repentaglio in modo manifesto la salute umana, la salute degli animali o l’ambiente.

E ci voleva una sentenza della Corte di Giustizia Europea per stabilire questo?
Non bastava leggersi il Regolamento 1829/2003?

martedì 6 settembre 2011

Dialoghi surreali sull'omeopatia in farmacia (fa pure rima)

Un nostro affezionato lettore ci ha riportato questa interessante esperienza "farmaceutica". Davvero molto istruttiva.

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Oggi mi trovavo in farmacia e stavo commentando la differenza tra un farmaco "di marca" e il suo relativo generico con il farmacista. Nel mentre della discussione mi è sfuggita l' "innocente" frase:

Sì, certo non stiamo mica parlando di omeopatia.

E qui è iniziato il bello.

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