martedì 15 febbraio 2011

Segnali di fumo

Alcune segnalazioni, alcune più gustose di altre.

La prima è che l'ANBI (l'Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani) ha replicato (per l'ennesima volta) alle farneticazioni di Capanna. Diciamo che questa volta hanno tirato fuori le palle. E la cosa non ci dispiace.

Resta da chiedersi che fine abbiano fatto le altre società scientifiche, sia nel dibattito, sia nel supportare l'ANBI in questa vicenda(1).

Questa era la meno gustosa, ora vediamo le altre.

Il cielo d'Irlanda

Gli irlandesi scaricano i Verdi e anche una posizione pregiudiziale contro gli OGM. Un raggio di sole nel cielo d'Irlanda.



Vino rosso senza malditesta

Dei biotech hanno sviluppato un nuovo ceppo (rigorosamente transgenico), di lievito per vinificazione, in grado di produrre nel processo di fermentazione meno amine (le responsabili di diversi spiacevoli effetti collaterali del vino rosso). Il progetto si era guadagnato le pagine di Nature Biotechnology già nel 1997.

Questo lievito di fatto compie sia la classica fermentazione alcolica, sia quella malolattica tipica invece dei batteri, appunto, lattici.

La fermentazione malolattica. Nel vino si utilizza Oenococcus oeni.

Nota di colore: la ricerca ha richiesto 7 anni. Altri 7 la sperimentazione di questo nuovo lievito malolattico. Ora è stato approvato e ci stan facendo del vino. Dovrete però andare in Canada, US, Australia o Sud Africa, per ora, per poterlo assaggiare.

Inutile dire che gli ecofarlocchi si sono subito stracciati le vesti sparando le solite vaccate (bellissima quella su: "l'incertezza riguardo la ricettività dei consumatori" o "fare il vino è sia scienza che arte"...).

Per una ricostruzione seria di tutta la storia potete guardare qui.


Il suicidio di massa omeopatico

Su questa news arriviamo, dobbiamo ammetterlo, in ritardo. Il prossimo anno vedremo di rimediare. Comunque...

James Randi, il noto prestigiatore, ha lanciato la campagna 10:23 (intendendo 10^23, con un chiaro riferimento al numero di Avogadro) per domostrare che l'omeopatia è una bufala. A tal fine ha promesso un premio per chi riuscirà a dimostrare che l'omeopatia funziona e ha indetto una sfida globale chiamando i suoi "seguaci" a compiere un suicidio di massa per overdose da prodotti omeopatici. Questo il lancio dell'iniziativa.


Purtroppo il piano criminale è fallito, sono ancora tutti vivi e vegeti. Questo secondo noi è comunque il migliore.



Che il piano sia fallito non è dopotutto così incredibile. L'omeopatia infatti si fonda sull'ultradiluizione. Secondo loro, più un principio attivo è diluito e più è efficace. Controintuitivo? Infatti. Cioè infatti non è vero. Se diluisci un bicchiere di whisky non ti sbronzi di più. Qualcuno ricorda come finì la storia della "memoria dell'acqua"?

Le ultradiluizioni dell'omeopatia arrivano anche oltre i 200CH (però dopo i 20-30CH non cambia nulla, oltre quella diluizione, per la legge di Avogadro, non vi è più alcuna molecola di principio attivo e non si può diluire qualcosa che non c'è. Tanto per capirci, in una 30CH avrei lo 0.000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 1% della soluzione iniziale, una quantità inferiore a 1 molecola).
Si veda come esempio di ciarlataneria questo articolo in cui si pretende un effetto anche sui tumori.

Insomma, prima di farvi fregare da certi ciarlatani, pensateci due volte.


Note a margine

(1) Sì, sappiamo che per muovere una comunità scientifica serve un argano, ma almeno la solidarietà all'ANBI, oggetto di un attacco disgustoso, potevate darla. Prima dell'ultimatum quanti di voi le hanno scritto e le hanno offerto il proprio aiuto e sostegno? Siamo pronti, alla luce di come sono andate le cose, a scommetere che non si superano le dita di una mano, ma è una stima per eccesso. Verrebbe quasi da dire che se abbiamo Capanna è perchè ce lo meritiamo.

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