domenica 26 settembre 2010

Il mondo secondo Monsanto. Film verità o propaganda?

Molti lettori ci stanno chiedendo pareri sul film "Il mondo secondo Monsanto".
Per chi non lo sapesse, Monsanto è la prima azienda mondiale per fatturato nel settore agro-biotech. L'azienda che per prima ha sviluppato il Mais e il Cotone Bt, resistenti agli insetti, e la soia Round-up Ready, tollerante all'erbicida glifosato.

Il mondo secondo Monsanto è dedicato a lei e, più precisamente, è pensato per mostrare che, essendo Monsanto stata brutta e cattiva, ciò rende automaticamente brutti e cattivi anche gli OGM. Sarà vero? Potrebbe anche essere, ma prima si dovrebbe rispondere ad alcune questioni di non poco conto, vediamone alcune...



Il trailer del film


Qui ci limiteremo a riproporvi il trailer del film, a nostro avviso è già sufficiente a capire di che si tratta. Veniamo ora alle note.

1) Monsanto 

Monsanto è un'azienda, il suo obiettivo è di fare profitto e, soprattutto tra gli anni '30 e '70, quando la sensibilità ambientale non era ancora così forte, non stupisce, anche se disgusta, che abbia fatto piccole e grandi porcate (nel film ad esempio è citato il caso dei PCB). Fa piacere però che li abbiano beccati e che abbiano dovuto pagare per quello che hanno fatto (*).

Non stupisce nemmeno che cerchino di trarre il massimo del profitto dalla propria tecnologia vendendo ad esempio il pacchetto tecnologico seme-erbicida. Siamo contenti che esistano delle sentenze che gli abbiano detto che non è carino farlo e li abbiano fermati.


Non stupisce infine che paghino della gente per fare pressioni sulla politica affinchè adotti normative che non danneggino il proprio business (**). Fa piacere però vedere che, più o meno in tutto il mondo tali normative esistono ugualmente. Meno piacere fa il vedere che sono per lo più fatte per compiacere i pruriti dei movimenti anti-OGM che le necessità scientifiche, ma ormai ci siamo abituati.


2) Gli OGM

Tralasciando per un'attimo PCB, Agente Orange, rBST, vorremmo concentrarci un'attimo sul fatto che il film vorrebbe far passare l'idea che, se Monsanto ha fatto porcate, gli OGM sono porcate. Bene, potrebbe anche starci, a patto che si portino delle prove. La prima prova che manca però è che gli OGM siano un affare di Monsanto. Peccato non sia così, come già ci ha raccontato con maestria Bressanini, gli OGM sono nati nelle Università e hanno cominciato da lì la loro storia di successo: con la papaya.
Per cui il primo assioma OGM=Monsanto Business è falsa. Alpiù si potrà parlare di OGM della Monsanto.

Qui veniamo al secondo aspetto. Molti minuti vengono infatti dedicati a "dimostrare" che c'è una normativa assente e che ci sono fior fiore di studi e esperienze che decretano la tossicità degli OGM ed il loro fallimento agronomico. Sulla normativa è facile: sono tutte cazzate. Di normativa ne abbiamo anche troppa, come dimostravamo giusto 1 post fa. In realtà poi non esistono casi di valutazioni scientifiche discordanti tra US e Europa per cui anche il claim: in US la normativa non è sufficiente è poco credibile. Peraltro è negli US che hanno bloccato lo sviluppo della soia con l'albumina 2S perchè allergenica.


Per quanto riguarda poi gli "esperti" che ci spiegano il fallimento degli OGM ci sembra di riconoscere qualche viso noto tipo (a campione) Vandana Shiva, l'ignogante che non sa la differenza tra vitamina A e pro-vitamina A, sì quella che la continua a menare con i suicidi in India quando questi non c'entrano nulla con gli OGM, oppure Jeffrey Smith, sì il guru del volo yoga a cui hanno dedicato un intero sito perchè in una pagina sola non ci stavano dentro tutte le sue cazzate, oppure Arpad Pusztai, lanciato dopo la storia del triste caso dell'L-Triptofano che nulla anch'esso ha a che vedere con gli OGM, un ricercatore che è andato in televisione a dire "oddio gli OGM ci uccideranno tutti!" prima di sottoporre i suoi risultati a peer-review dalla quale sono poi usciti massacrati tanto che l'articolo fu pubblicato (dopo molte controversie) accompagnato da un editoriale e da un commentary che spiegavano tutte le sue incongruenze (cosa assai inusuale nella storia della letteratura scientifica). La sua storia umana non farà certo onore all'Inghilterra, ma la sua ricerca era davvero un disastro. Poi c'è Chapela e Quist, con l'articolo prima pubblicato e poi scaricato da Nature sulla "contaminazione" del mais messicano. Insomma, in questo video tutti i farlocchi anti-OGM hanno un posto da eroe.

Attenzione, non si vuole dire che alcune pratiche di Monsanto non siano biasimabili, anzi, che debbano esserlo, diciamo però che quando, nel film, parlano di cose che conosciamo (di OGM appunto) i loro "portavoce" non sono scientificamente credibili così come le cose che dicono, dalla coesistenza alla sicurezza alimentare.

Sul resto non possiamo esporci, non essendo competenti, di certo però il dubbio viene: se quando parlano di OGM sparano cazzate c'è da credergli quando parlano d'altro?


3) Il mondo secondo NOI

La tesi complessiva del film potrebbe essere: Monsanto vuole dominare il mondo da monopolista del seme (costi quel che costi). Diciamo che la cosa è abbastanza difficile, ma non impossibile. Soprattutto se questi signori continueranno ad aiutarla. Continuando a vendere l'innovazione come un qualcosa di sporco e da combattere. Continuando a vendere l'idea che chiunque abbia un profitto dal proprio lavoro è un delinquente e deve essere eliminato. Continuando a richiedere una normativa politica e surreale che di fatto squalifica qualsiasi ricerca pubblica nel settore. Continuando a vendere un mondo di piccoli agricoltori affamati come il migliore dei mondi possibili (***).

"Il mondo secondo noi" è diverso. E' un mondo fatto di gente che è cosciente che l'innovazione è l'unica arma che abbiamo per un futuro davvero sostenibile e che pensa che la carestia e la povertà globale non siano una soluzione. Un mondo di gente che, per ottenere giustizia, non è disposta a calpestare la verità e a mentire sapendo di mentire.

Forse però chiediamo troppo.


Note a margine

* Monsanto è stata condannata a pagare 700 milioni di $ non tanto per aver prodotto i PCB, rivelatisi poi tossici, ma per aver nascosto la loro tossicità per almeno 10 anni, prima del bando ufficiale, oltre che per non aver smesso di smaltirla in modo a dir poco criminale. Nella vicenda però non va dimenticato che non fu l'unica a dover pagare. Anche General Electrics non c'è andata per il sottile nel fiume Hudson e per questo ha dovuto pagare 460 milioni di $.


** C'è qualcuno che in Italia davvero pensa che gli incentivi auto non vengano prima negoziati con FIAT? O i temi dei bandi per la ricerca industriale?  E poi cosa fa ad esempio Legambiente (e i suoi compagni di merende) se non lobby per ottenere la stesura di normative confacenti ai propri desiderata? Normative i cui costi ricadono su tutti noi, anche se chi le scrive ha un peso elettorale diretto pari a ZERO (non sono un partito) mentre quello indiretto non supera lo 0,X (i partiti verdi in generale in Italia di rado superano l'1%).


*** Sì perchè gli OGM vanno sempre, guardacaso, a distruggere le povere vite di piccoli agricoltori che vivevano nel paradiso terrestre (gli insetti evitavano con cura i loro campi, le erbacce bastava un'occhiata per mandarle via, le malattie passavano oltre, non avevano problemi ambientali, si riproducevano il seme in casa ottenendo % di germinazione stratosferiche e allo stesso tempo presentavano aumenti di resa per ettaro a doppia cifra). Arrivano gli OGM e puf precipitano nell'inferno. Davvero credibile.

1 commento:

frengo ha detto...

Grazie. Vi segnalo una discussione OT sugli OGM con i soliti luoghi comuni.

http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=1471

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