giovedì 30 dicembre 2010

In terra PAS (I) Gressel, gli OGM e le Streghe

Con questo post cominciamo la nostra rassegna dei lavori presentati sugli OGM alla PAS - Pontificia Accademia delle Scienze (sperando di non irritare troppo la sala stampa vaticana, Padre Lombardi e Avvenire).

Il primo lavoro che presentiamo è quello del prof. Jonathan Gressel che insegna al Weizmann Institute in Israele.

martedì 28 dicembre 2010

L'Università che serve al figlio (bravo) del Cipputi

La Riforma Universitaria modello Gelmini è stata approvata. Come abbiamo già avuto modo di spiegare nel post scorso, non ha inciso granchè nella cultura universitaria e nei suoi sistemi di reclutamento del personale strutturato. Ha messo solo qualche paletto in più, peraltro facilmente aggirabile, e ha prolungato l'anticamera. Di fatto dunque una riforma inutile, specie per il Cipputi ed il suo figlio "bravo" che vuole studiare e fare il professore da grande. Nonostante le manifestazioni abbiano fatto pensare al contrario.

Oggi però vorrei raccontarvi il perchè l'Università italiana non solo non serve a far emergere e valorizzare chi vuole fare davvero ricerca, ma non serve nemmeno agli studenti. Per lo meno a quelli che sono in università per imparare qualcosa. Per quelli che ci vanno per fare "politica" o cazzeggio (che spesso sono da leggersi come sinonimi), invece, sia chiaro, funziona benissimo...

martedì 21 dicembre 2010

L'Università che serve a Cipputi

E' un po' di tempo che mi stanno stracciando con questa storia della riforma universitaria. Domani si discuterà e probabilmente verrà approvata. Bene o male che sia, la cosa non mi entusiasma minimamente.

Perchè la guerra su questo provvedimento è una guerra che non mi appartiene. Vi spiego perchè.

lunedì 13 dicembre 2010

1/4 di miliardo di € buttati nel cesso...

L'Europa ha rilasciato un nuovo report (A decade of EU-funded GMOs research) che racconta i risultati delle ricerche da lei (invero da noi) finanziate negli ultimi 10 anni (2001-2010) per testare la sicurezza degli OGM e altre azioni collegate.

Questi 50 progetti, che hanno coinvolto più di 400 centri di ricerca, ci sono costati circa quasi suppergiù 200 milioni di €. Per fare cosa? Studiare:
  • L'impatto ambientale degli OGM
  • OGM e sicurezza alimentare
  • OGM per i biomateriali e i biocombustibili - tecnologie emergenti
  • Valutazione e gestione del rischio - supporto e comunicazione delle politiche.

Tutto giusto. Non sono però gli unici che finora abbiamo sborsato. Forse qualcuno ricorderà un altro studio (EC-supported research into the safety of Genetically Modified Organisms) che, tra il 1985 ed il 2000, si è "bevuto", in 81 progetti che hanno coinvolto anche in quel caso circa 400 centri di ricerca, altri 70 milioni di € regalandoci la bellezza di 1.800 pubblicazioni scientifiche.

Tutto bene allora? Non troppo. Vediamo perchè...

venerdì 10 dicembre 2010

Per la serie: si stava meglio quando si stava peggio n.2

Dopo Giulia Maria Crespi, storica intoccabile figura di riferimento dell’ambientalismo d’alta cultura italiano e fondatrice del FAI, oggi è la volta di Giuseppe Politi, Presidente della CIA (non quella di Langley, ma la Confederazione Italiana Agricoltori) il quale è riuscito, tra le varie altre, a produrre la seguente brillante affermazione:

D'altronde, l'agricoltura europea e quella di altre aree industrializzate si è sviluppata senza l'ausilio degli Ogm e penso che bisogna continuare in tale direzione.

giovedì 9 dicembre 2010

Il sol dell'Avvenire e gli OGM

ANTEFATTO: Avvenire, il giornale dei vescovi, quando il 30 novembre scorso è stata resa nota la pubblicazione degli atti del workshop sugli OGM organizzato dall'Accademia Pontificia delle Scienze (PAS), si è guardato bene dal darne notizia.

Due giorni dopo, in occasione delle sterili precisazioni della sala stampa vaticana, su quella medesima notizia non trattata da Avvenire, la testata si è però sentita in dovere di offrire adeguato spazio.

Un nostro affezionato lettore, ha così deciso di prendere mouse e tastiera e scrivere al Direttore una lettera sulla faccenda, mettendo alcuni puntini sulle i. Inutile dire che tale testo non ha ancora visto la luce, nè con tutta probabilità mai la vedrà, sulle pagine di AVVILIRE* (saremmo comunque felici di essere smentiti).

A noi però è piaciuta moltissimo, ecco perchè ve la proponiamo. Credeteci, merita.

mercoledì 8 dicembre 2010

Per la serie: si stava meglio quando si stava peggio

Per la festa vi segnaliamo un eccezionale fondo di Oscar Giannino sugli ambientalisti nostalgici che ancora oggi la menano con quanto si stava meglio quando si stava peggio.

Sappiate che se fosse dipeso da loro, tutto quanto è rappresentato in questo video non sarebbe mai avvenuto, sì, insomma, quella cosa chiamata progresso. Pensateci.

(il video è in inglese, ma il messaggio si capisce molto bene ugualmente)



Nota di colore: come si può notare, non facciamo di tutti gli Hans un fascio...

martedì 7 dicembre 2010

I tre dell'ave maria (Pecoraro, Alemanno e Zaia)

C'è qualcuno in rete che ha dei rimpianti per la perdita della paganissima trinità dei ministri dell'agricoltura: Pecoraro, Alemanno e Zaia.

Poichè riteniamo che questo sia imputabile unicamente o a memoria corta o a mancanza di capacità critica, vorremmo riassumere in sintesi queste tre figurine, giusto per non dimenticare.

domenica 5 dicembre 2010

Alto-Adige OGM-free. Problemi di lingua?

L'Alto-Adige si dichiara OGM-free. Alcuni pensano che la decisione sia imputabile ad una insufficiente conoscenza della lingua italiana, che non consente una corretta comprensione della normativa e della giurispundenza di riferimento. Altri pensano che ci sia dietro Coldiretti, il che non cambierebbe di molto le cose.

Un ripassino non farebbe male.

venerdì 3 dicembre 2010

Ipse dixit n.10

the knowledgeable are open to knowledge; the unwise have closed minds…. The idea is to combine science with tradition. That will give you more life; make your land alive and bountiful.*

Viswasrao Patil, agricoltore biologico di Lohara, Distretto di Jalagoan in Maharashtra (India), che coltiva cotone Bt (OGM).

(per i non anglofoni) I bene informati sono aperti alla conoscenza; i malaccorti hanno menti chiuse... L'idea è di unire scienza e tradizione. Questo porterà più vita; manterrà la tua terra viva e generosa.

giovedì 2 dicembre 2010

I distinguo della chiesa... e la pochezza coldirettiana

Due giorni fa uscivano su New Biotechnology gli atti del Workshop, organizzato dall'Accademia Pontificia delle Scienze, sugli OGM.

Due. Zwei. Two days...

...ed ecco a voi le precisazioni del cupolone:

mercoledì 1 dicembre 2010

Il Forum Barilla e gli OGM: quando le scempiaggini abbondano.

Giusto ieri è uscito un testo della Pontificia Accademia delle Scienze che dimostra come anche in vaticano si può parlare di scienza con cognizione di causa. Concludevamo domandandoci come mai, se può farlo la chiesa, non lo facciano anche i laici.

La risposta viene oggi dal Forum Barilla che, invece, non perde l'occasione per risparare le solite vaccate su questo tema.

Dopotutto invitando Rifkin (un altro guru anti-OGM le cui predizioni non si sono mai avverate, ma che va ancora molto di moda) e Buiatti (forse l'unico attivista italiano anti-OGM con una cattedra di genetica, ma che quando parla-pirla) cosa si potevano aspettare?

La cosa non sarà però senza strascichi. Per almeno 2 motivi.

martedì 30 novembre 2010

E' ora di fare la PAS sugli OGM


Ci è appena giunta una comunicazione interessante. La fonte è nientepopodimenoché l'Accademia Pontificia delle Scienze (per gli amici PAS).

La chiesa in questi anni ha assunto posizioni ondivaghe sul tema OGM a seconda che prevalesse la sua anima movimentista (68ina - non a caso Capanna ha agganci importanti oltretevere) o la sua anima più razionale (anche se non razionalista, rappresentata ad esempio da Mons. Gonzalo Miranda intervistato per l'occasione dalla sempre ottima Anna Meldolesi).

La lotta tra queste 2 chiese oggi si arrichisce di un nuovo capitolo. Analizziamolo brevemente insieme...

giovedì 18 novembre 2010

Contadino: scarpe grosse e cervello fino (anche sugli OGM)

Si sente dire in giro, specialmente quando si chiede il motivo dell'adozione così marcata delle varietà GM, che i contadini sarebbero costretti a comprare le sementi e poi, una volta che hanno abbandonato le sementi tradizionali (qualsiasi cosa questo significhi), non possano più tornare indietro perchè le multinazionali offrono solo quelle. Sarà vero? Vediamo.

martedì 2 novembre 2010

La mamma de’ grulli è sempre incinta (sarà per colpa degli OGM?) - Il caso dell'India

Così recita un detto toscano e lo troviamo estremamente adatto per descrivere la storia del cotone Bt in India.  Eh, sì, perchè diversa gente (ad esempio qui1, qui2 o qui3) sostiene che gli OGM siano un fallimento, che non rendono di più, anzi! e bla, bla, bla...

Sull’ultimo punto di per sè potremmo anche essere d’accordo, i caratteri di tolleranza ad erbicidi e insetti non sono pensati per aumentare direttamente le rese, ma piuttosto per ridurre le perdite e facilitare la coltivazione.
Prendiamo ad esempio i dati FAO di produzione del cotone in India (confessiamo che il dato ci viene da Morandini, anche se chiunque può comunque recuperarli da FAO-Stat selezionando paese, coltura e annate):


giovedì 28 ottobre 2010

Ipse dixit n.9

E' possibile ingannare qualcuno per sempre.
E‘ possibile ingannare tutti per un po'.
Non è possibile ingannare tutti per sempre.
Abraham Lincoln

Dite che Coldiretti e amichetti vari lo sanno? 

lunedì 25 ottobre 2010

Coldiretti dietro l'insulso documento anti-OGM delle regioni?

Ok. Che Coldiretti sia dietro la politica italiana contro gli OGM è noto. Che lo faccia mentendo sapendo di mentire anche. Che però scriva direttamente i documenti che la politica si limita ad approvare lo troviamo un po' più grave.

Tanto per capirci. Se venisse fuori ad esempio che una normativa, che definisce le norme autorizzative per gli OGM, fosse stata scritta "from scratch" (da zero) da Monsanto, hai voglia le sollevazioni! Se poi tale normativa facesse a pezzi il diritto... apriti cielo!

Beh, non c'è molto da ridere. Perchè, a quanto pare, è proprio quello che è avvenuto.

Mangimi DOP rigorosamente OGM e l'incompetenza di Zaia: ecco le prove.

Se andiamo avanti di questo passo sarà necessario aprire una nuova rublica. Le cazzate stanno diventando troppo grosse per non mandare "a quel posto" (dietro la lavagna, si intende) il suo pronunciatore.

sabato 23 ottobre 2010

La teoria della montagna di merda® e la politica OGM - BIS!


Oggi è la volta di una new entry: Lucio Barani, deputato PdL.

Questo "simpatico" dipendente della pubblica amministrazione (dopotutto gli paghiamo noi lo stipendio, o no?) ha voluto confermare, se ancora ve ne fosse necessità, l'estendibilità della celeberrima Teoria della Montagna di Merda anche al campo degli OGM.

martedì 19 ottobre 2010

Guest Post: Giancarlo Galan sugli OGM

Non ci pare vero, finalmente un Ministro che dice le cose come stanno. Un Ministro che ci permette di citarlo senza commenti, nè sberleffi, per manifesta ignoranza (del tema e della legge)... Applausi a scena aperta per Giancarlo Galan, il Ministro che ci mancava.


Il tema [degli OGM] è troppo importante per poter essere lasciato alla decisione dei singoli Paesi, ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali durante i lavori del Consiglio dei ministri dell’agricoltura.

Quello degli Ogm è un tema troppo importante per poter essere lasciato alla decisione dei singoli Paesi. L’Unione Europea deve continuare ad avere il ruolo che ha avuto fino ad oggi nelle decisioni che riguardano gli organismi geneticamente modificati. Si potrà obiettare che è difficile perché ci sono molte e diverse posizioni ma, d’altronde, era difficile anche creare l’Unione europea, così com’era difficile rinunciare al marco, al franco, alla lira, alla peseta per l’euro. Questa è la nostra posizione, che porteremo ora in Consiglio Europeo. 

Proprio perché il tema riguarda esclusivamente la coltivazione e la coesistenza degli organismi geneticamente modificati, per esplicita ammissione della Commissione, è importante ribadire la centralità del Consiglio europeo dei Ministri dell’agricoltura. Quanto alla questione in sé, sarò molto chiaro: sono contrario al frazionamento e allo spezzettamento della Politica agricola comune. Non è possibile che su temi più semplici regoliamo fin nel dettaglio le questioni e sul tema più complesso, e quindi più importante, deleghiamo ai singoli Stati. Oggi cominciamo con gli Ogm a frammentare e a spezzettare, e domani? Lasceremo ai singoli Stati ogni problematica complessa? L’agricoltura europea si deve confrontare con le grandi agricolture del pianeta e lo deve fare unitariamente. Inoltre, vorrei che si approfondissero gli aspetti che riguardano i trattati internazionali sul commercio e, in particolare, l’Organizzazione mondiale del commercio.

Queste cose non so perchè, ma ci ricordano qualcosa che si andava già dicendo da tempo...


Se qualcuno volesse risalire alla fonte ufficiale della notizia vada pure sul sito del Ministero che, invece di ospitare cazzate, come nell'era, mai compianta, Zaia, oggi ospita questa perla di competenza e intelligenza.

Continui così Ministro, finchè può, non molli!

giovedì 14 ottobre 2010

La pannocchia (OGM) della discordia

Per chi volesse acquistare una delle 15 spighe di mais, rigorosamente OGM, prodotte dalle 6 piante "dimostrative" di Fidenato (alla faccia della produttività!), vi informiamo che può farlo direttamente sul sito del movimento libertario che ha realizzato la campagna.

Insomma, non sarebbe una cattiva idea avere in casa un pezzo di (questa) storia...


PS. Io le avrei vendute su e-bay... avrei voluto vedere i Greenpeacer scannarsi a suon di palanche per aggiudicarsi quelle sorgenti - eterne - di contaminazione. Vedermeli mentre ritirano il pacco pannocchia con le pinze del caminetto e lo inseriscono delicatamente in una camera di piombo per poi stoccarle in una cava di salgemma...

mercoledì 13 ottobre 2010

Evviva il federalismo! (anti-OGM)

L'idea federalista di un governo più vicino al "popolo", più attento ai bisogni dei cittadini, non è da buttare.

Certo che se però questi sono i risultati, forse una revisione dell'opportunità di uno smembramento nazionale potrebbe essere utile.
Le regioni (la R maiuscola non la meritano) hanno infatti firmato il 7 ottobre scorso, con la sola astensione della Lombardia, un documento congiunto sul tema OGM. Inutile dire che è pattume o, come direbbe Pasolini, "culturame".


lunedì 4 ottobre 2010

Il biologico è più sano! O forse no. Chi lo sa?

Si fa un gran parlare del fatto che il consumo di prodotti biologici (qualunque cosa voglia dire*) faccia bene alla salute, ci tenga in forma e compagnia bella...

Viene però legittimamente da chiedersi se ci sia uno straccio di prova a riguardo, giusto? Così, tanto per sapere...

Sugli OGM, ad esempio, si dà per scontato che facciano male e quindi si continuano a chiedere ricerche e studi. E ogni ricerca o studio invece di tranquillizzare (visti i risultati) viene sempre dichiarato insufficiente o inadeguato.

Perchè non dovremmo ragionare in modo analogo per i prodotti biologici? Perchè invece di chiederci cosa dice la scienza a riguardo, partiamo dal pregiudizio che facciano bene?
Anche perchè in questi 50 anni di "organic agriculture" qualche ricerca l'avranno pur fatta!

In effetti sì. Sono infatti oggi disponibili in letteratura 98.727 studi. Vediamo cosa ne viene fuori...


giovedì 30 settembre 2010

Distrutto anche l'altro campo di Giorgio Fidenato!

Se il primo campo l'avevano distrutto i No-global (Ya-Basta!) di Luca Tornatore, il secondo deve la sua fine allo Stato Italiano che in materia di OGM pare non comportarsi dissimilmente.

E' di due (2) giorni fa il decreto emesso dal GIP contro Giorgio Fidentato (senza peraltro mai ascoltarlo, perchè è così che funziona la giustizia in Italia: prima ti distruggono il campo e poi ti chiedono: hai qualcosa in contrario?) che già l'Assessorato Friulano(*), a cui è stata affidata la custodia del campo, è entrato in azione per rimuovere anche l'ultima prova che la coesistenza tra OGM e colture convenzionali è possibile anche in Italia e che il mais Bt contro la piralide funziona eccome! (**)

Così, da domani potremmo finalmente tornare a dire che gli OGM inquinano la nostra agricoltura, che non funzionano, ma che, soprattutto, non ne sappiamo ancora abbastanza.

Almeno fino a quando Giorgio non vincerà... e vincerà!

Qui di seguito vi giriamo una nuova intervista a Giorgio, cui va tutta la nostra stima e solidarietà.


martedì 28 settembre 2010

Giorgio Fidenato condannato?

No. Giorgio Fidenato è lungi dall'essere condannato, anzi, ora avrà modo di spiegare con pienezza le sue ragioni. Però il dato è che sono riusciti ad avviare la macchina con l'idea, folle, di poter condannare Giorgio. Sottolineamolo, la battaglia è ancora lunga, ma già emerge con chiarezza che la giustizia, in questo paese, non serve la Giustizia.

Fidenato ha infatti rispettato il Diritto Comunitario e non ha danneggiato nessuno (nessun campo adiacente al suo ha presentato un contenuto di OGM>0,9% previsto dalla legge) eppure è stato emanato un decreto da parte del GIP che, invece di riconoscere subito l'inconsistenza dell'accusa, richiede la comminazione di una multa di 25.000€ e la confisca e distruzione del raccolto. Su quali basi?


Benvenuti in Italia...

Di seguito proponiamo l'intervista a Giorgio dopo la notizia del decreto.


Sulla capacità predittiva

Un nostro affezzionato lettore ci critica per il trattamento che riserviamo al global warming (il suo commento al nostro post L'IPCC è morto, lunga vita all'IPCC ).

La sua tesi è che siamo ideologici e che trattiamo il global warming più o meno come gli ambientalisti trattano gli OGM.

Queste critiche, vorremmo sottolineare e per questo anche ringraziare, ci sono molto utili perché ci costringono a essere onesti con noi stessi e a cercare di immergere sempre più ciò che pensiamo nell'acido della verità.

Non abbiamo paura ad ammettere che la nostra esperienza con l'ambientalismo (che è in massa a favore del protocollo di Kyoto e contrario agli OGM) ci spinge, di pelle, ad essere ipercautelativi nei confronti di ogni "scienza" o soluzione da esso sponsorizzata e venduta come certa e assodata, questo blog è pieno di esperienze di "questo" tipo...

Ora però chiediamoci, tutti quanti: quanto è credibile la stima dell'impatto delle attività umane sul clima?


domenica 26 settembre 2010

Il mondo secondo Monsanto. Film verità o propaganda?

Molti lettori ci stanno chiedendo pareri sul film "Il mondo secondo Monsanto".
Per chi non lo sapesse, Monsanto è la prima azienda mondiale per fatturato nel settore agro-biotech. L'azienda che per prima ha sviluppato il Mais e il Cotone Bt, resistenti agli insetti, e la soia Round-up Ready, tollerante all'erbicida glifosato.

Il mondo secondo Monsanto è dedicato a lei e, più precisamente, è pensato per mostrare che, essendo Monsanto stata brutta e cattiva, ciò rende automaticamente brutti e cattivi anche gli OGM. Sarà vero? Potrebbe anche essere, ma prima si dovrebbe rispondere ad alcune questioni di non poco conto, vediamone alcune...


martedì 21 settembre 2010

Oh my law! What a GMO!

Spesso si sente raccontare in giro che si dovrebbe rafforzare la normativa sugli OGM in quanto deficiente (e su questo potremmo anche concordare) se non del tutto assente.

Ora l'Europa (il JRC più precisamente) ci dona un agile volumetto di sole 225 pagine dall'eloquente titolo: "The EU Legislation on GMOs - An overview" per spiegarci invece che c'è e come funziona. Tanto per farci prendere un po' di paura.


lunedì 20 settembre 2010

Semina OGM: ma quanto si sono divertiti?

Vi riproponiamo il video della semina del campo "arato" dal buon Tornatore (aspettiamo ancora la sua replica).


lunedì 13 settembre 2010

3 anni di OGM e sentirli tutti!

In un periodo di crisi globale, in un momento in cui il numero dei disoccupati continua a crescere, quale modo migliore per celebrare il nostro terzo anno di vita (del blog ovviamente, noi abbiamo qualche primavera in più) se non con il ritrovarsi ancora un mucchio di lavoro da sbrigare? Anche se dobbiamo ammettere che non c'è molto di cui rallegrarsi...

Che sia destra o sinistra, che siano sindacati agricoli, movimenti ambientalisti o dei consumatori, che siano giornalisti, sedicenti esperti o semplici cittadini, ebbene, tutti paiono collaborare ad inondarci di lavoro. Non riusciamo proprio a star dietro alla marea che invece di diminuire pare aumentare.

Che lavoro facciamo? Noi siamo umili spalatori di rifiuti solidi urbani che paiono, come le mosche, accumularsi invariabilmente attorno alla parola OGM. Tu, ad esempio, cammini per strada e dici OGM e subito si forma lì una montagnetta. Non puoi evitarlo. E' una legge fisica. E non avrai mai abbastanza pale e braccia per spalarla tutta, come peraltro previsto dalla "teoria della montagna di merda®".

Per festeggiare l'evento, abbiamo quindi selezionato per voi quello che ritieniamo essere stato l'apice della produzione di quest'anno. Si tratta della trasmissione "Consumi e costumi" (TV di Repubblica), condotta da Giovanni Valentini, dal tema: OGM più rischi e più benefici?


giovedì 9 settembre 2010

Ipse dixit (n. 8)

La misura della buona scienza non è data nè dalla politica dello scienziato, nè dalle persone con cui lo scienziato si associa. E' data dall'immersione delle ipotesi dentro l'acido della verità. Questo è il difficile modo per farlo, ma è l'unico modo che funziona.


martedì 7 settembre 2010

Il Ricettario n.1 - Cocktail al DNA

Dopo tutto questo parlare di pranzi, spuntini e cenette "frugali" zeppe di DNA, a qualcuno sarà di certo venuta voglia di vederlo in faccia questo benedetto DNA! (e magari dirgliene anche 4!)

Scommettiamo di converso che qualcun altro se la sia fatta un po' sotto e si sia chiesto se sia mai possibile separare quel maledetto materiale genetico esogeno dalla propria dieta per evitare pericolosi trasferimenti genetici interspecifici.

Bene, rubando per un giorno il lavoro di Dario Bressanini, eccovi una ricetta per estrarre, a casa vostra!!!, il famigerato DNA. Poi deciderete voi se berci sopra e farvene una ragione, oppure iniziare una guerra senza quartiere until the bitter end.

lunedì 6 settembre 2010

Quanto DNA mangiamo ogni giorno? (Parte II)

Il nostro ultimo post su quanto DNA ingeriamo con la nostra dieta ha suscitato un discreto interesse. Cogliamo quindi l'occasione per un ulteriore approfondimento prendendo spunto anche dai commenti che ci sono pervenuti.

Vorremmo in particolare cercare risposte alle seguenti 2 domande:

1) quanto DNA mangiamo in grammi?


2) se mangiassimo un piatto prodotto a partire da prodotti GM, quanto DNA transgenico mangeremmo?


venerdì 3 settembre 2010

Quanto DNA mangiamo ogni giorno?

Oggi diamo i numeri.

Spesso si sente in giro dire che (solo) gli OGM hanno il DNA (WOW!). O viene fuori da qualche sondaggio che la gente pensa che i pomodori "naturali" non abbiano i geni.

Bene, con buona pace di tutti, ogni essere vivente (anche i virus, che ancora non sappiamo deciderci se sono viventi o meno) contiene DNA o comunque materiale genetico.

La domanda dunque è: se tutto ha il DNA, anche quello che mangiamo ce l'ha?
La risposta, banalotta, è , ma a quel punto ci si potrebbe chiedere: quanto ne mangiamo?

Ora cercheremo di rispondere a questa (per alcuni morbosa) curiosità.

mercoledì 1 settembre 2010

L'IPCC è morto, lunga vita all'IPCC!

Di rientro dalle vacanze volevamo segnalarvi questa notizia che ci pareva molto interessante.

giovedì 19 agosto 2010

Lettera aperta a Luca Tornatore: distruttore di campi OGM

Questo post nasce dopo che Luca Tornatore, leader di Ya Basta e responsabile della distruzione del campo OGM di Giorgio Fidenato, ha voluto interagire con noi.

Le riflessioni che seguono, in forma di lettera aperta, nascono da alcune prese di posizione di Luca Tornatore sulla vicenda Fidenato-OGM sia presentate nel video qui sotto, sia riportate dalla stampa, alcune delle quali in calce al presente post.

sabato 14 agosto 2010

Zaia & Co. : padroni a casa vostra!

Uno slogan caro alla lega è sempre stato "Padroni a casa nostra". Uno slogan comprensibile e condivisibile, che ha ben pagato in questi anni di battaglie politiche che l'hanno vista crescere e non di poco.

Gli eventi di questi giorni, in particolare la distruzione del campo di Giorgio Fidenato a Vivaro, da parte di un gruppo di squadristi (capeggiati peraltro da un assegnista ricercatore di astrofisica di Trieste* - se guardasse le stelle farebbe meno danni - no, non è una battuta) ci inducono a pensare che la lega, almeno quella di Zaia, abbia evidentemente deciso di aggiornarlo, su questo concordiamo con Atroce Pensiero.

COOP: Davide contro il Golia OGM?

Tanto per rinfrescarvi le idee su quali numeri (money) possa contare la lobby anti-OGM italiana (sì, solo quella nostrana).

Ringraziamo Atroce Pensiero per l'analisi.

giovedì 29 luglio 2010

OGM: tra autorizzazioni e procurati allarmi

Mentre la Commissione Europea autorizza l'utilizzo ed il consumo (non la coltivazione) nel vecchio continente di 5 nuovi (si fa per dire) eventi OGM in Italia si sta consumando l'ultimo delirio anti-OGM.

martedì 27 luglio 2010

Pirandello e l'incredibile storia degli OGM

Di novelle sugli OGM c'è n'è una ogni giorno. Dalle api che (NON) muoiono a causa loro (ma su questo torneremo) al fatto che è una tecnologia troppo nuova e bla bla, bla bla...

Talvolta però capita di trovare anche quello che ti spara che invece gli OGM sono troppo vecchi... obsoleti... e che è meglio aspettare qualcosa di meglio.

Un paio di esempi li potete trovare qui (un pezzo davvero da manuale in quanto a m*******e sugli OGM) e qui nei commenti.

Bene, questo racconto estivo del maestro Pirandello è dedicato a loro... così è (se vi pare).

venerdì 25 giugno 2010

RAI, di tutto di più... in particolare sugli OGM (Parte 2 - Piero Morandini)

Ed eccoci giunti al secondo ed ultimo post dedicato alla puntata dell'11 giugno di Cominciamo Bene - Estate. Nella prima avevamo dato spazio a Dario Bressanini. Oggi invece è la volta di Piero Morandini, ricercatore presso l'Università di Milano.

Cominciamo proponendovi un breve assaggio del cumulo di scemenze di Mario Capanna (niente di nuovo, ma pareva carino offrire qualche nuova chicca emersa in trasmissione, ovviamente senza alcuna possibilità di contradditorio da parte degli esperti - quelli veri).

venerdì 18 giugno 2010

RAI, di tutto di più... in particolare sugli OGM (Parte 1 - Dario Bressanini)

In attesa che Artù prepari una analisi del dossier "segreto" dell'agronoma Mariani (preannunciamo subito che ne verranno fuori davvero delle belle!), cogliamo l'occasione per dare invece spazio a 2 VERI esperti di OGM che, invitati da mamma RAI, sono stati letteralmente presi a pesci in faccia.

La trasmissione possedeva l'ironico (almeno noi l'abbiamo interpretato così) titolo: Cominciamo Bene. Guardatevi l'incipit e capirete perchè...

giovedì 17 giugno 2010

Neanche ai miei cani…

E' un periodo in cui i farlocchi sembrano nascere come funghi, sarà colpa delle abbondanti piogge?

In ogni caso ci siamo trovati tra noi a vivere questo dialogo surreale:

A: Neanche ai suoi cani li darebbe.

L: Che cosa non darebbe?

A: Gli OGM, cos’altro...

L: Ma, scusa, chi è che non li darebbe neanche ai suoi cani?

A: Marina Mariani.


L: Chi?


A: Marina Mariani, pare che sia “docente di legislazione sanitaria e sicurezza alimentare presso il Politecnico del Commercio di Milano”. Almeno così si leggerebbe nel sottopancia del video.


L: E perchè non li darebbe neanche ai suoi cani?


A: Perchè
lei avrebbe in archivio “una grandissima quantità di studi che dimostrano che fanno male”. Secondo i "suoi" studi, gli animali nutriti con mangimi geneticamente modificati (OGM) soffrono molto e muoiono. Secondo la Mariani il sistema immunitario di centinaia di milioni di animali (giusto per rimanere solo in Italia) nel giro di pochi anni sarebbe andato a pallino. Gli animali avrebbero poi una bassa fertilità e un’alta mortalità neonatale.

L: Urca! e adesso come la mettiamo? Ma sei proprio sicuro? Possibile che non se ne sia accorto nessuno? E perchè non rende pubbliche tutte queste ricerche!? E poi cos'è questo Politecnico del Commercio di Milano?

A scatenare la discussione è stato il seguente video che vi riproponiamo...

domenica 16 maggio 2010

Se io fossi Galan, sugli OGM...

Se io fossi Galan sarei molto diretto. Convocherei un tavolo di lavoro riservato dove inviterei Coldiretti, Confagricoltura, CIA, i maiscoltori, Futuragra, i consorzi del Grana, del Reggiano, del Parma e del San Daniele, l'AIA, l'ANAS... e direi loro:
Carissimi, io sono il vostro Ministro. Sono al vostro servizio, ogni mia azione è volta a rendervi la vita più facile, a risolvere i vostri problemi. Per cui, sul tema degli OGM, voglio discutere con voi la strategia migliore. Voglio decidere con voi se dire di sì o di no.

Tenete però presente una cosa, io sono una persona onesta. Non chiedetemi di mentire. Nè tentate di prendermi in giro. Non sono uno sciocco.

Ditemi dunque, secondo voi, devo dire di sì o di no agli OGM?

Sappiate che se la vostra richiesta sarà per il no. Sarà un no totale. Se ritenete che gli OGM facciano davvero male alla nostra agricoltura, all'immagine della nostra agricoltura, io mi impegnerò a dare operatività, nei limiti consentiti dalla legge, alle delibere anti-OGM da alcuni di voi raccolte e farò, come prima cosa, pressioni affinchè in tutti i disciplinari delle nostre DOP, IGP, DOC, DOCG sia fatto espresso divieto di usare OGM in qualsivoglia fase della produzione. Dalla coltivazione al mangime, e ripeto, al mangime animale.

Se però mi dite che senza OGM non ce la facciamo a mantenere la nostra zootecnia, se mi dite che non c'è modo di avere il 100% delle nostre filiere, partendo proprio dalle più pregiate, OGM-free, beh, allora troviamo un modo per trasferire il vantaggio offerto dagli OGM (perchè se nel mondo li coltivano qualche vantaggio lo daranno, no?) anche ai nostri agricoltori. Almeno a quelli che li vorrebbero coltivare.

Non capisco perchè gli allevatori e i trasformatori dovrebbero poter usare gli OGM, e farci i nostri prodotti di punta che vanno direttamente in mano ai consumatori, e negare invece questo diritto ai coltivatori che si limitano a darli ai propri animali (animali comunque alimentati con OGM di importazione).

Quindi, delle due l'una: o tutti o nessuno. O sono una risorsa o sono un problema. Per tutti.

Ditemi voi. Vi ascolto.

Dite che lo farà?
Intanto ha cominciato a sbeffeggiare il suo (ignorante) predecessore, tal Luca Zaia, il che non fa certo male.


Un estratto dal suo ultimo intervento da Confagricoltura

Pur ribadendo che le scelte del Governo non saranno rimesse in discussione, ricorda che la ricerca non potrà essere bloccata. «Come si fa a dire no a priori?», dice, alludendo alla battaglia anti-Ogm portata avanti da Zaia.
E poi, la politica dei prodotti a «chilometri zero» tanto cara all’esponente del Carroccio: quasi un manifesto per lo stretto rapporto con il territorio che devono avere le produzioni agricole e agroalimentari. «A me il chilometro zero può anche piacere – obietta il ministro – ma come la mettiamo con tutto il vino che produciamo ed esportiamo nel mondo? Non possiamo fare politiche basandoci sulle ideologie».

mercoledì 12 maggio 2010

Attenti al Guru (anti-OGM)!

Signore e Signori, ecco a voi Jeffrey Smith, uno dei principali esponenti del fronte anti-OGM, autore del best-seller "Inganno a tavola" e maestro del Volo Yoga.


Converrete anche voi che uno che sa volare si presenta come un avversario formidabile da combattere (anche se solo sul piano delle idee), insomma lui ti può guardare dall'alto in basso!

Però qualcuno ha pensato bene di dotarsi di un po' di contraerea, che abbiamo pensato di rendere disponibile anche a voi...


Il Partito della legge naturale e il Volo Yoga

Il buon Jeffrey Smith, sebbene non sempre ami ricordarlo nella sua biografia, è un adepto del guru Marahishi, il teorizzatore del volo yoga e fondatore del Partito della Legge Naturale (anche in Italia). Ma in cosa consiste il Volo Yoga? E' presto detto...



Se qualcuno volesse capirne anche gli arcani significati, quest'altro video potrebbe aiutarlo ad entrare nella psicologia del Volo.



Ok, vabbè, ma in cosa credono questi Balzellatori Yoga?
Una prima fonte può essere il sito stesso del partito (USA). Ma per usare parole più vicine a noi, basterebbe rileggersi qualcosa di quanto da loro detto nella campagna per le politiche del '94 in cui si candidarono.

Purtroppo però resta poco di quell'avventura (nemmeno una pagina di wikipedia), solo un paio di articoli nell'archivio del Corriere da cui si può leggere:
Piu' insolita la linea politica del Partito Legge Naturale: una lista ricca di idee curiose e candidati dal piglio professionale. Il loro slogan? Naturistico: "Un seme nuovo per una politica nuova". Il cavallo di battaglia del programma: il "campo unificato". Non e' chiaro? Ecco la precisazione: si tratta dell' "effetto Maharishi", di un "campo di pura intelligenza" in grado di guarire il mondo dal crimine e dal dolore. I garanti di un simile prodigio? Un fisico americano e un santone indiano. Il partito, che propugna una teoria a meta' strada tra scienza e induismo, ha concorso, nel ' 92, alle elezioni presidenziali americane.

e ancora:
La promessa politica e' appena appena impegnativa: "Possiamo creare il Paradiso sulla Terra". Il metodo? "La meditazione trascendentale e il volo yoga". Il "Partito della legge naturale" si candida alle elezioni per cambiare la politica. Meglio: per cambiare il mondo. E cosi' , ieri mattina, in piena conferenza stampa, ecco apparire cinque uomini scalzi, con la tuta bianca. Assumono la classica posizione yoga. E poi, con gli occhi chiusi, si mettono a saltellare sui materassi preparati per l' occasione. E la prima fase del volo yoga (integrazione fra il corpo e la mente). Ci sarebbe anche una fase due (si rimane sospesi nell' aria per un po' ) e una fase tre (si rimane sospesi tutto il tempo che si vuole), ma per ora . spiegano i responsabili del partito . non sono state raggiunte. Ma che c' entra con la politica? Roberto Baitelli e Erika Capelli (nota anche per le sue battaglie antifumo) non hanno dubbi: "Solo con la serenita' interiore e l' armonia con la legge naturale si possono battere criminalita' , crisi economica e tutti gli altri mali". Ma non basta. L' ingegner Ugo Guido cerca di dimostrare che dove c' e' il training collettivo del volo yoga nascono i benefici non solo per chi lo pratica ma anche per tutti quelli che vivono nella stessa citta' , nella stessa nazione. Insomma: "Influssi positivi per tutti". Di qui la proposta di governo: "C' e' un modo per risolvere tutti i problemi. Cioe' creare a Roma un gruppo permanente di settemila esperti di meditazione trascendentale e di volo yoga". Cosi' , testuale.

Insomma, gente con la testa sulle spalle, indubbiamente. Soprattutto i 7000 del volo yoga che a Roma avrebbero, balzellando, bonificato questo paese da tutti i suoi mali.


L'inganno a tavola e gli scritti compagni

Ora che abbiamo fatto tornare con i piedi per terra, tra i comuni mortali, il guru Jeffrey Smith cerchiamo di capire se almeno ciò che scrive sugli OGM abbia un suo senso o meno. Per lo meno per quanto la scienza ci permette di approfondire.

In realtà, verrebbe da dire per fortuna, siamo arrivati tardi perchè a demolire tutte le mistificazioni (e sono una caterva) contenute nei testi di Smith, ci siamo accorti, ci avevano già pensato altri più bravi di noi. Vi garantiamo, hanno fatto un lavoro pazzesco. Leggetevelo perchè ne vale la pena. Poi, se avete dubbi, chiedete pure.

Questo è l'indice (tanto per darvi un'idea e per facilitarvi la ricerca):


Buona lettura!

lunedì 10 maggio 2010

Il mito del seme (no-OGM) fatto in casa... (Capitolo I)

Tra gli oppositori degli OGM vi è la tribù di "quelli che si fanno in casa" il seme.
Questa tribù, generalmente, intrattiene nei salotti buoni dotte, anche se un po' fumose, dissertazioni su come i contadini ogni anno conservino parte del loro raccolto per riseminarlo l'anno successivo e di come, l'introduzione degli OGM - sterili per definizione - li obblighi invece a dipendere dalle - cattive - multinazionali del seme.

Peccato che le cose stiano un po' diversamente e per capirlo basterebbe aprire giusto un minuto le finestre per fare uscire un po' di fumo.

Tralasciando ad esempio il fatto che gli OGM non sono sterili, concentriamoci piuttosto sul perchè già oggi, in tutti i paesi con una agricoltura produttiva, gli agricoltori, nella stragrande maggioranza dei casi, riacquistano ogni anno la semente e domandiamoci:

Perché gli agricoltori lo fanno?

La risposta non è facile ed un semplice:
sono tutti cretini e poveracci asserviti alle - cattive - multinazionali
pare un po' troppo superficiale.

e effetti lo è, infatti le ragioni esistono e sono legate a quella cosa che si chiama: USO EFFICIENTE DELLA RISORSA TERRA.

In particolare la scelta dell'agricoltore risponde a due livelli di problematiche:
1) fisiologiche - tecnologiche;
2) genetiche.


Fisiologia e tecnologia

Tutte le specie agrarie, in particolare quelle che vengono riprodotte per seme, vengono valutate dall'agricoltore innanzitutto per un banale parametro: la germinabilità.

Insomma, quando vi fate il seme in casa andate a comprare i vostri bulbi da invasare o l'erbetta per il giardino (sì, anche voi li comprate) vi aspettate che essi nascano (germinino) e vi diano la pianta per cui avete pagato. Se non nasce nulla, andate dal venditore e gli fate il paiolo.

Per tornare ai campi veri, quelli che ci devono dare da mangiare, prediamo, ad esempio, il mais, che rappresenta il caso più "pratico".


Una pianta -> una pannocchia

I semi di mais vanno disposti nel terreno con cura, giustamente distanziati tra di loro. Non si può metterli a caso rischiando di averne 2-3-5 uno vicino all'altro: ogni pianta, crescendo, non potrebbe disporre delle "risorse" (terreno, luce) necessarie per dare il massimo trovandosi in eccessiva competizione con le altre piante.

Se conviene dunque ottimizzare il numero di piante per ogni metro quadro di terreno, in relazione al suolo e alla varietà che si usa, metterne troppe significa ottenere un raccolto misero perchè ogni pianta produce in genere una pannocchia e una pianta piccola che riceve poco sole, poco fertilizzante e poca acqua, produrrà poco. Si deve procedere, dunque, ad una "semina di precisione", cioè alla giusta densità (tra file e tra semi).


Un seme , una pianta

E' chiaro, a questo punto, che, visto che depongo con precisione "millimetrica" i semi nel terreno, devo essere sufficientemente sicuro che la stragrande maggioranza dei semi nasca, altrimenti mi troverò il mio povero campo pieno di "buchi".

I semi, dunque, devono avere una elevata "germinabilità", che deve quanto più possibile avvicinarsi al 100%.

Non è però facile raggiungere un obiettivo del genere. E' chiaro infatti che per ottenere semi "sani" e soprattutto "vivi", bisogna crescere le piante in condizioni ideali dal punto di vista idrico e nutrizionale. Non ci devono essere attacchi fungini e tantomeno da parte di insetti; un seme danneggiato non è detto riesca a germinare. La stessa spiga del mais presenta in punta dei semi (cariossidi) che non sono completamente formate e che quindi vanno eliminate. La raccolta deve essere effettuata nel momento giusto. E poi bisogna conservarli nel modo giusto, essicarli, difenderli dai patogeni, dalle muffe, dagli insetti, dai roditori...

In alcuni casi poi, ad esempio la barbabietola da zucchero, le cose si complicano ulteriormente. Il seme infatti è piccolo ed irregolare e per essere seminato meccanicamente deve essere "confettato", ovvero racchiuso in un involucro biodegradabile che lo faccia diventare una sfera rotonda di una dimensione adatta alla semina.


La concia (non è polenta, ma pur sempre mais)

E poi viene la concia. Il seme infatti può essere contaminato con funghi che possono, una volta cresciuta la pianta, attaccarla. Inoltre il seme appena germinato con poche "tenere" foglioline sono cibo squisitissimo per insetti del terreno e larve varie.

Il seme viene quindi trattato con prodotti fitosanitari (cioè vengono conciati) che servono a respingere l'attacco dei patogeni. Ad esempio se la larva della diabrotica colpisce la plantula nei primi stadi rosicchiando le radici, c'è il rischio forte di compromettere la produzione e a volte la sopravvivenza stessa della pianta.

Ora resta da chiedersi: quanti contadini dispongono delle strutture aziendali necessarie a garantire tutto ciò al proprio seme? Ricordiamo:

1) omogeneità

2) germinabilità

3) protezione durante le prime fasi di vita della plantula.


Attenzione, non basta avere le strutture, servono anche le competenze tecniche, esperienze consolidate, risorse adeguate, condizioni ambientali adatte.


Ed eccoci alle domande finali:

Siamo sicuri che tutti i contadini abbiamo le strutture, le competenze e le condizioni ambientali per produrre ogni anno (ripetiamo, ogni anno) del seme tecnicamente efficace, produttivo, sano?

Siamo sicuri che i contadini, se trovano qualcuno che si offre di farsi carito di tutto questo "sbatti" (multinazionale o meno poco importa), oppongano una strenua e disperata resistenza invocando il diritto a spaccarsi la schiena per avere un seme di incerta qualità, ma genuinamente fatto in casa?

Siamo davvero sicuri che questa non sia solo una (puerile) storiella che vive nella testa di Mario Capanna* che si bea di calcare un mondo in cui le insalatine crescono nei boschi?

(to be continued...)


(*) Pare che il Nostromo abbia scoperto la MAS (Marked Assisted Selection) e, avendo imparato una parola nuova, ora vada in giro a dire a tutti che non servono gli OGM, ma la MAS. Qualcuno può spiegargli cortesemente che MAS e OGM non sono alternativi, ma complementari?
Coincidentalmente pare che Capinna non abbia perso l'occasione per dare dell'ignorante al prof. Veronesi. Detto da lui però crediamo sia un complimento.

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