giovedì 14 maggio 2009

OGM e Biodiversità: the HIPPO (Pippo) dilemma

I nostri lettori più affezionati ricorderanno che siamo già intervenuti sul rapporto tra OGM e Biodiversità. In quel caso ci interessava fare due conti per capire se effettivamente gli OGM riducessero la biodiversità intraspecifica (cioè all'interno delle specie agrarie).

Oggi invece vorremmo proporvi una riflessione sul rapporto OGM e Biodiverstà in termini più generali. Sì, perchè a detta dei Signor NO, gli OGM sono tra i principali distruttori della biodiversità, come ama ricordare anche Greenplanet.


Il declino della biodiversità

La biodiversità è senza dubbio la ricchezza più grande che abbiamo, un enorme magazzino di geni capaci di sviluppare funzioni diverse (o funzioni simili, ma seguendo strade diverse) adatte ad una molteplicità di ambienti e situazioni.


Questa risorsa è stata sviluppata e selezionata "per noi" dai milioni di anni di selezione che hanno preceduto il nostro arrivo (come specie) su questo pianeta. Da essa, mettendo in funzione la nostra intelligenza, abbiamo tratto e tuttora traiamo cibo, vestiti, strumenti, luoghi per vivere, soluzioni per i nostri problemi.

Stiamo però perdendo questa biodiversità che, mi piace ribadire, non ci interessa solo perchè "è bella", ma perchè è fondamentale per la nostra sopravvivenza.



E' interessante osservare che le principali estinzioni di massa sono avvenute in epoca "pre-umana". Se questo non ci colloca quindi tra i principali "estintori" del mondo, allo stesso tempo dovrebbe però interrogarci sulle cause che portano oggi all'estinzione delle specie e se possiamo fare qualcosa per tutelare questa risorsa irrinunciabile.


The HIPPO dilemma

Stando agli esperti è tutta colpa degli ippopotami.
Sì, pare che il loro nome sia collegato al processo estintivo attuale, in particolare:

H - Habitat loss. Perdita degli habitat. Quando si ara un nuovo ettaro, si costruisce una rotonda, una strada, una città, tutte le specie selvatiche (o quasi) perdono il loro habitat. Qui da noi magari non è così importante, ma in foresta amazzonica le cose sono un po' diverse, no?

I - Introduced Species. L'invasione di specie aliene. No, non Predator, ma ad esempio Solenopsis invicta, la formica di fuoco che, oltre a fare male, sta invadendo il nord-america facendo danni enormi in un ambiente per lei vergine che non presenta predatori.

(altro esempio carino è l'isola di Pasqua che è spoglia perchè i topi importati sull'isola hanno ridotto significativamente la percentuale di semi di palma vitali. Questo, unito all'intensa attività di deforestazione, ha di fatto permesso il collasso dell'intero ecosistema)

L'Europa non è fuori pericolo. Sono più di 10.000 le specie aliene presenti nel nostro continente con danni che superano i 10 miliardi di €/anno. Se qualcuno volesse farsi un'idea della faccia che hanno questi tipacci che distruggono la nostra biodiversità e anche la nostra agricoltura dia un'occhiata qui.

P - Pollution. Inquinamento. C'è da spiegare?

P- Population. Popolazione. Come abbiamo già avuto modo di rilevare, un uso non efficiente delle risorse disponibili porterebbe ad un irrimediabile problema di sostenibilità ambientale o di dignità della persona. Perchè, se non innoviamo e non aumentiamo le rese per ettaro, delle due l'una: o ariamo tutto il pianeta per dare da mangiare a tutti, o condanniamo milioni - miliardi di persone a morire di fame (come se quelle attuali non bastassero...).

O - Over-harversting. Eccessivo sfruttamento. Più persone hanno uno standard di vita "full optional" e più dovremo chiedere risorse a questo pianeta. Alcune sono rinnovabili, altre potrebbero esserlo a livelli di consumo non eccessivo, altre non lo sono. Eccedere, distrugge innanzitutto habitat e crea eccessivo inquinamento... la soluzione? cercare risorse sostitutive e gestire in modo sostenibile le attuali: due obiettivi cui solo l'innovazione può rispondere.


Ecco, di questo si preoccupano gli ecologi.


Qualcuno ha visto, per caso, da qualche parte gli OGM?

Certo, si potrebbe obbiettare che la lista è in versione "ristretta", ma che a guardarci bene dentro ci si potrebbero trovare anche gli OGM. Vero. Allora espandiamola.

Se sfogliamo la lista stilata dall'IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), non certo un covo di biotecnologi, troviamo le 11 principali minacce alla biodiversità di questo pianeta ordinate per rilevanza.

Li in effetti troviamo anche gli OGM. Resta da chiedersi dove.
Ecco, al punto 8.3, con la seguente motivazione:

8.3 Introduced Genetic Material
Human altered or transported organisms or genes

Exposition:
Hatchery fish are not necessarily invasive species, but they can upset the gene pool of native fish.


Insomma, hanno paura dei pesci d'allevamento. Citano anche le colture resistenti agli erbicidi, ma non paiono molto convinti. Insomma prima di occuparci del "pericolo" OGM pare che, secondo gli ambientalisti, ci si debba occupare di:

1) Perdita di terra a causa dell'urbanizzazione et similia
2) Agricoltura e acquacoltura
3) Produzione di energia e attività minerarie
4) Strade, linee di trasporto energetico e di materiali, navigazione e volo
5) Caccia e pesca, raccolta di piante/funghi, disboscamento
6) Villaggi turistici e guerre
7) Incendi, sistemi di regimentazione delle acque, gestione delle risorse naturali
8) Specie invasive non native e specie native problematiche

Interessante che interessino, a questi paladini della biodiversità, ancor meno degli OGM:

9) L'inquinamento
10) Gli eventi geologici (peraltro all'origine delle precedenti grandi estinzioni di massa)
11) I cambiamenti climatici

In sostanza oggi si stanno facendo le campagne ambientaliste sulle cose che - secondo loro - meno danno fastidio alla biodiversità di questo pianeta.

A questo punto lasciateci chiudere con uno slogan:

Un ettaro a OGM è meglio di due ettari a biologico.

La terra è poca, usatela bene.

Per la biodiversità, of course.


Nota a margine

Il PIPPO del titolo sta per: Persone Ideologiche Poco Propense agli OGM.

6 commenti:

Marco78 ha detto...

Bel post, davvero. Leggendolo mi sorgeva però una domanda. A guardare quell'elenco sembra che distruggano la biodiversità solo le attività umane. E' davvero così? Altrimenti l'unica soluzione sarebbe o noi, o la biodiversità.

Anonimo ha detto...

Su questo credo che ti risponderà meglio Artù quando tornerà.

Personalmente ritengo che l'uomo, essendo l'unico essere, su questa terra, consapevole dell'esistenza della biodiversità, sia anche l'unico ad avere una reale responsabilità su di essa.

Lungi da me il pensare che tale responsabilità si spinga fino all'idea che senza l'uomo questo "pianeta" starebbe meglio. Soprattutto perchè, anche se fosse, non credo che se ne renderebbe conto...

Unknown ha detto...

Scasatemi ma devo chiarire due cosucce. Davvero voi pensate che gli ogm stiano riducendo la biodiversità? E in che modo, visto che le specie ogm coltivate sono 4 (mais, cotone, soia e colza)? Inoltre non pensate che se si potesse introdurre geni di resistenza all'interno di specie che ne sono sprovviste non si farebbe altro che salvaguardare la loro biodiversità dall'estinzione? una cosa di questo tipo la stanno facendo in Svizzera lavorando contro la ticchiolatura del melo, ma sono ormai numerosi esperimenti di questo tipo che si fermano irrimediabilmente alla fase sperimentale per restrizioni legislative.

Unknown ha detto...

Io non capisco di cosa abbiate paura. Davvero siete convinti che i biotecnologi siano anime nere e riducano la biodiversità con le loro creazioni? Innanzitutto come potrebbero fare visto che le specie ogm coltivate sono solamente 4: soia, mais colza e cotone? Inoltre non pensate che inserendo geni di resistenza in specie che ne sono sprovviste si potrebbe salvaguardare la biodiversità aggredita da quei fattori elencati prima? Per finire, come fate a dire meglio il biologico del transgenico, avete una minima idea delle rese di un campo coltivato a biologico? Se già c'è poco cibo per tutti con le tecniche tradizionali, figuriamoci con quelle che si utilizzavano 60 anni fa, ulteriormente impoverite. Cerchiamo di essere seri...

Anonimo ha detto...

cioè, lo stai chiedendo a noi? :)

Artù ha detto...

Caro Ricky,
noi non sosteniamo certo che i transgeni riducano la diversità, anzi, di fatto l'aumentano, come abbiamo cercato di argomentare in questo post:
http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2009/02/le-figlie-di-madama-dore.html

Fai magari un giretto sul blog. Se poi ci giudichi ancora poco seri, metti in evidenza i norti errori e te ne saremo grati. Artù

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