mercoledì 4 giugno 2008

Divergere, Divergere, Divergere

Sebbene il fronte politico dei "positivi" pare allargarsi, non è che al momento si nutrano grandi speranze... anche perchè pare che (in generale) il livello del dibattito ultimamente stia dando i primi sintomi del coma etilico...

Mentre ci deprimevamo abbiamo però trovato un dato interessante nella rete. Un dato che probabilmente non molti conoscono (anche perchè con gli OGM non ha nulla a che fare) ma che mette in luce alcune dinamiche molto interessanti.

Per chi ci capisse poco sappia che in blu c'è quanto porta a casa l'agricolo, in rosso la GDO.


Cosa significano queste 2 quasi rette decisamente divergenti?

Beh, lo facciamo dire direttamente ai produttori del grafico, il CLAL, una équipe che annovera esperti del settore Lattiero-Caseario e che opera dal 1962:

"Il prezzo finale di un prodotto remunera l'intera rete di filiera e le prestazioni operate ad ogni livello intermedio.
  • Il Produttore agricolo italiano ha, nel tempo, sempre più potenziato la qualità del latte, investendo sia nella selezione genetica del bestiame, sia nella ricerca dell'alimentazione più appropriata, sia nella gestione complessiva della stalla, volta ad assicurare il benessere agli animali e a garantire condizioni igienico sanitarie ottimali.
  • L'Azienda trasformatrice ha preso in carico la qualità prodotta alla stalla e ne ha curato il trattamento termico, il confezionamento, la logistica di consegna, procedendo secondo un criterio di ampliamento capillare della sua presenza sul territorio nazionale, la promozione dell'immagine di qualità. Ha provveduto, inoltre, a ritirare il prodotto prossimo alla scadenza (i resi), al fine di salvaguardare la freschezza come valore aggiunto della qualità.
    L'Azienda trasformatrice ha trasformato il latte da "oggetto di consumo" indifferenziato in "bene di servizio" rispondente a bisogni diversi.
  • La Grande Distribuzione, ultimo anello aggiunto nella filiera, ha sostituito gran parte dei piccoli punti commerciali prima esistenti, predisponendo la diffusione generalizzata del prodotto, con una ricarica consistente dei prezzi al consumo.
Alla luce dei ruoli sopra delineati, il grafico pone con evidenza la questione del divario dei prezzi, generata soprattutto dai cambiamenti avvenuti nella tipologia della vendita."



Dobbiamo ammettere che apprendiamo con interesse ed un certo piacere il fatto che da mungere non ci sono solo le vacche... ed ecco poi spiegata l'avversione verso l'OGM, se ci tengono OGM-free produciamo di più (per loro si intende!).

Grazie GDO, che pensi sempre a noi!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornati! e come al solito fuori dal coro ;o)

Anonimo ha detto...

Grafico interessante ma non è chiaro chi rincara. Ci sono le aziende intermedie (Centrali del Latte) e la GDO.
Sapere che il latte passa da X a Y non ci dice chi rincara: Centrali del Latte o GDO? Quanto in percentuale le due?

Anonimo ha detto...

Grazie! Sì, anche se non si è ancora del tutto tornati, nè si è ancora del tutto andati via (:oP). Questo è per noi un periodo molto intenso. Convegni, lezioni e tutto il resto.

Caro fabrizio, io te la butto lì (prendila per quello che è), anche se il testo del CLAL mi sembra molto chiaro.
Un amico che opera nel settore mi disse un po' di tempo fa che il prezzo del latte, che allora era di circa 1 euro, deve essere diviso in 3: un po' meno di 30 centesimi al produttore, un pò più di 30 al trasformatore, il resto al distributore. Il che fa(ceva) circa 40 centesimi alla GDO.

40 centesimi che servono per scaricare il prodotto dal camion metterlo in un frighetto e quando scade rimetterlo su di un altro camion che lo riporta al trasformatore che ci fa l'UHT.

Sinceramente non so quante bottiglie venda un supermercato, però, sempre per dare i numeri, supponendo che vendano circa 10 bottiglie ogni ora per circa 10 ore di apertura fanno 100 bottiglie al giorno: ovvero 40 (60) euro. Secondo voi quanto gli costa movimentare quelle 100 bottiglie?

Ciao

PS: non so se poi gli altri vogliono aggiungere altro.

Anonimo ha detto...

Lancillotto,
non saprei quanto costa alla CDO movimentare quelle 100 o più bottiglie di latte fresco. Certamente più di quelle di UHT. Tieni conto che il latte fresco qualcuno della GDO deve ogni giorno andarlo a prendere alla centrale del latte. Il latte UHT te ne puoi comprare 10 bancali e metterlo a magazzino.
E infatti il latte UHT costa molto meno del latte fresco: a grandi linee 1 euro (o meno) contro 1,5 del fresco.

Rimane certamente una forbice importante fra prezzo alla stalla e prezzo al supermercato. Ma non ho dati per commentare. Sicuramente il contadino prende troppo poco. Ma poi da li in avanti non so chi si arricchisce troppo.

PALLINOF ha detto...

" ...Io credo che l'acqua sarà un giorno usata come combustibile poichè l'idrogeno e l'ossigeno che la costitiuiscono, usati separatamente o insieme, forniranno un inesauribile sorgente di calore e luce......."

Jules Verne: L'Isola Misteriosa

Io credo invece che l’uomo nel passato abbia già sviluppato la tecnologia necessaria a separare i due gas e la piramide di Cheope non è altro che un esempio di impianto di biotecnologia.

http://geoponica.myblog.it

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